La storia del nostro rifugio

Ma quand'è che piove?

La storia del nostro rifugio

Ma quand'è che piove?

Correva l'anno 1976 e questa domanda era sulla bocca di tutti. Non c'era nulla da fare: da settimane ormai non cadeva una goccia di pioggia e con tutto che nel frattempo di estati aride ne abbiamo avute parecchie in Val di Funes, chi all'epoca c'era ricorda ancora la siccità di quell'anno come la peggiore in assoluto. I campi non davano fieno a sufficienza, così fummo costretti a prendere le nostre mucche e a portarle su in malga, dove erbe e fiori non abbondavano di certo, ma erano comunque meglio di niente. Dove le abbiamo condotte esattamente? Proprio qui, alla testata della valle, dove tu, caro ospite, trascorri oggi le vacanze. Già allora qualche viandante si affacciava di tanto in tanto alla porta del nostro fienile e chiedeva un bicchiere di latte fieno.

Il toponimo si deve alla posizione – in dialetto altoatesino Halsl significa 'collo di bottiglia', 'strozzatura' o, appunto, 'testata della valle' – e da esso deriva il nome del nostro rifugio, Halslhütte. Da allora di acqua sotto i ponti (giusto per restare in tema) ne è passata molta. Tanto è vero che la seconda generazione ha preso posto al fianco della prima, e giorno dopo giorno apporta idee nuove e creative sia in cucina che al bar.

Martin, Edith e l'intero team del rifugio Halslhütte sono impazienti di darti il benvenuto e di regalare a te e ai tuoi cari un soggiorno all'insegna del comfort e della buona compagnia. 

Ti aspettiamo!